Grazie ad Elaine Renoire, dell'Associazione Nazionale contro l'Abuso del Sistema di Tutela, l'atrocità commessa contro il Prof. Gilardi è ora conosciuta in America, il paese dove abbiamo tollerato la creazione un sistema legale, che permette a giudici, scelti dal partito ed eletti dagli elettori, di donare vecchi e le loro case, ad amici avvocati, dottori in legge specializzati in rapina.
È un sistema efficiente, ma non così semplice e pratico come in Italia, dove il giudice è sovrano e onnipotente. Ma ricordatevi che il giudice poteva permettere la rapina del Professore da parte degli avvocati, ma non poteva farlo arrestare.
Ecco quello che NASGA racconta del povero nostro prigioniero all'Airoldi e Muzzi:
Carlo Gilardi, nato il 4 dicembre 1930, è un professore di liceo in pensione, poeta, agricoltore, conosciuto come benefattore dei suoi vicini e del borgo natio, Airuno, in provincia di Lecco. La sua detenzione, il 27 ottobre 2020 ha creato un movimento per la protezione degli anziani da abusi della Legge 13 maggio 1978, n. 180 "Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori.”
IL MECENATE DI AIRUNO
Di ricca famiglia, fin da bambino era conscio dei suoi privilegi. Erano gli anni Trenta, e lui a scuola andava in scarpe bianche, mentre i bimbi dei contadini venivano in zoccoli di legno.
Ecco come Gilardi spiegava il motivo per cui fece dono al comune di denaro per comperare un defibrillatore, o terreno per un parco, o un parcheggio per l’asilo nido: “Siamo rimasti due sole persone, una sorella ed io, ormai tanto in età. Siamo nati in questo paese, perché non ricordarlo con un gesto concreto per manifestare che al nostro paese vogliamo bene?”
Intervistato in gennaio 2020, Gilardi aveva detto: "Mi accontento di poco, mi basta soddisfare i bisogni dell’anima, per il resto mi gratifico di rendermi disponibile verso gli altri. Aspetto solo che il buon Dio conceda la grazia di chiamarmi a sé".
https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/airuno-professore-gilardi-ricoverato-1.5698239
LA LEGGE INTERVIENE NELLA VITA DI UN NOVANTENNE
LA PERDITA DEL DIRITTO DI USARE IL SUO DENARO
La vicenda che rese il Prof. Carlo Gilardi famoso, iniziò quando la sua sorella maggiore, Sandra Gilardi, già ricoverata in una RSA, chiese l’intervento della magistratura contro il fratello, che le sembrava troppo generoso, al punto che lei temeva che rimanesse indigente. Nel 2017, un giudice intervenne, e tolse al Gilardi il controllo del suo patrimonio, così che fosse tutelato e nessuno più potesse approfittarne della generosità. Il giudice tutelare nel 2020 è la Dott. Marta Paganini.
DEPRESSIONE
Il 1 gennaio 2020, Gilardi affisse al portone di casa, una triste e accorata lettera d’addio, indirizzata “ai miei cari concittadini,” in cui chiedeva perdono “per ogni mia eventuale mancanza.” Gilardi chiudeva dicendo: “Sono diventato un essere inutile alla Società, un autentico rudere, e aspetto solo il felice giorno del mio trapasso.” https://www.carlogilardi.com/it/54-la-liberta-e-facile-da-perdere
Questa lettera risultò in un servizio di Teleunica.com/lecco, in cui Barbara Gerosa intravvedeva “forse una celata richiesta d’aiuto, perché vive solo, in condizioni di estremo rigore.”
Il servizio di Teleunica ebbe esito positivo in febbraio 2020, quando l’amministratore di sostegno, l’avvocato Adriana Lanfranconi, assunse come assistente familiare per Gilardi, Brahim El Mazoury, lo stesso che lei aveva, due anni prima, accusato di circonvenzione di incapace ai danni di Gilardi. Sembra che El Mazoury lavorò bene e mantenne bene la casa di Gilardi, fino al giorno della detenzione del professore. Altrimenti, l’avvocato Lanfranconi l’avrebbe certo sostituito.
https://www.recnews.it/2020/11/18/tutrice-carlo-gilardi-elena-barra-brahim-rsa-airuno-lecco-le-iene
Da bambino, El Mazoury e la sua famiglia erano vissuti nella grande casa del professore, per anni. Ma Brahim ricambiò il favore, perché senza le sue registrazioni, Nina Palmieri non sarebbe mai venuta ad Airuno, e il povero ricco prigioniero sarebbe presto morto, senza speranza, schiacciato dal sistema, non visto e ignorato.
GLI EVENTI CHE PORTANO IL PROFESSOR GILARDI AL MANICOMIO
Nell’estate 2020, privato del diritto di usare il suo denaro per la sua campagna e i suoi animali, dovendo aspettare settimane prima di fare spese essenziali per la campagna, quali un motocarro per portare al fienile il fieno che lui e Brahim El Mazoury avevano tagliato, Gilardi vedeva indizi per cui doveva temere pure di perdere la sua libertà personale. https://www.iene.mediaset.it/2020/news/carlo-rsa_929781.shtml
Gilardi venne a parlare con la Lanfranconi; rivolgendosi presumibilmente a Brahim El Mazoury, che aveva accompagnato Gilardi a Lecco, la Lanfranconi disse che sapeva bene “che lui sta meglio nel suo campo a far fatica che in una casa di riposo. Mettere il Sig. Carlo in una casa di riposo anche bellissima dove mangia benissimo, è pulito benissimo, vuol dire ammazzarlo."
https://www.iene.mediaset.it/2020/news/carlo-rsa_929781.shtml
Per difendersi da tale sorte, nel giugno 2020, il Gilardi andò da uno psichiatra. Il reperto dice: “Non emergono anomalie o segni suggestivi di patologie in corso…Il pensiero è privo di alterazioni sia formali sia del contenuto…Il Signor Carlo Gilardi ha inoltre conservato la capacità di giudizio e l’esame di realtà, non mostrando alcun segno espressivo di deterioramento mentale o cognitivo.”
https://www.carlogilardi.com/it/54-la-liberta-e-facile-da-perdere
Questo non fece piacere ai legali, che in luglio richiesero una CTU, Consulenza Tecnica d'Ufficio, che si presume fu pagata dal Gilardi--ecco un ulteriore metodo per distribuire denaro del Gilardi ai parassiti che lo circondano. Ma l'obbiettivo principale era di impugnare le positive perizie precedenti e presentare argomenti per dichiarare Gilardi incapace di intendere e di volere.
Il Gilardi assunse l’avvocato Silvia Agazzi. Informata di ciò, la Dr. Lanfranconi spiegò al Gilardi che lui aveva fatto un terribile sbaglio: "Io avevo architettato tutta una cosa macchinosa d'accordo col giudice a suo favore. Vuol sapere cosa avevo fatto io ieri, che voi mi avete disfatto? Sarebbe venuto uno psichiatra qui, ma questo psichiatra chi è? Mio cugino, e la perizia psichiatrica che ieri le avrebbero fatto, chiaramente sarebbe stata a suo favore, perché era mio cugino. Avendo voi informato l'avvocato, è saltato tutto." Uno strano argomento.
https://www.iene.mediaset.it/2020/news/carlo-rsa_929781.shtml
https://www.iene.mediaset.it/2020/news/carlo-rsa_929781.shtml
Il 10 settembre, l'avvocato Agazzi presentò un esposto alla Procura della Repubblica, nel quale Giraldi affermava che la banca non gli permetteva più neppure visione del suo conto e che “nell’anno 2018 la Lanfranconi aveva effettuato un bonifico dell’importo di euro 40.000,00 ad un nominativo a Lei conosciuto.”
https://www.carlogilardi.com/it/54-la-liberta-e-facile-da-perdere
GILARDI COSTRETTO AL TRASLOCO
A quel punto, l’avvocato Lanfranconi si ritirò; nell’ottobre 2020, le subentrò l’avvocato Elena Barra, di cui la Lanfranconi aveva detto che è “una mia cara amica, ed è molto brava.”
https://www.iene.mediaset.it/video/carlo-gilardi-rsa-40-giorni_952011.shtml?r=q1 d93576af3f5de3a73fd9d170ef9603b63791c4ee3f5985d5847000ee2a1a6c65
Quattro amministratori di sostegno avevano vagliato le case del Gilardi senza trovare nulla da ridire. Dopo il servizio televisivo ti Teleunica in gennaio 2020, l’avvocato Lanfranconi assunse El Mazoury. Se lui non avesse mantenuto bene la casa per il Professore, sarebbe stato certamente licenziato dall’avvocato Lanfranconi.
Ci sono ragioni per credere che l'ordine di sgombero della sua casa era inteso a causare Gilardi a trasferirsi in casa di El Mazoury nel paese di Brivio, dove poteva esser arrestato senza far scalpore in paese, senza incidenti coi vicini, senza video. La scomparsa di Gilardi avrebbe tolto una greve minaccia alle carriere di tre avvocati e un giudice.
Gilardi obbedì l’ordine e notificò la Barra che si spostava in casa di Brahim El Mazoury.
https://www.carlogilardi.com/it/64-chi-mente-brahim-il-professore-o-l-avvocato-barra
Giorni prima del suo arresto, Gilardi scriveva: “Il mio patrimonio economico giace presso la Banca Popolare di Sondrio in Lecco, ma nonostante le mie reiterate richieste non riesco a vederlo, né a conoscere la sua consistenza. ..C’è qualcosa di losco che mi si vuol nascondere. Qualcuno ha effettuato prelievi “pro domo sua” ed ora teme le conseguenze? Io sono persona che sa perdonare in larga misura, basta dirmi la verità.”
E poi affisse al cancello, sulla piazza presso l’ufficio del sindaco, una nota che diceva,“Le persone di legge vogliono rinchiudermi in un ospizio per mettermi a tacere e beneficiare dei miei risparmi senza che io possa oppormi.".
https://www.carlogilardi.com/it/62-deportato-per-farlo-star-zitto
UNA SERIE DI ILLEGALITÀ
L’ARRESTO
Non era un vero arresto, era un “arresto speciale”, così speciale che al detenuto furono negati avvocato, visite, corrispondenza, e telefonate.
Ma l’evento aveva le sembianze d’un arresto: era il 27 ottobre 2020, e l’avvocato Barra arrivò con due pattuglie di carabinieri, un’ambulanza, e il Dr. Enrico Messina. Vi fu una discussione tra la Barra e il Professore, il quale disse: “Per portarmi via mi dovete mettere le manette. Sennò io non vengo. Con le manette ubbidisco alle forze di legge.”
Alla fine, visto che il Prof. Gilardi non si arrendeva, la Barra fece una telefonata dicendo a qualcuno di procedere, era chiaro che venivano a dargli "il trattamento speciale" e il professore ragionevolmente concluse che la sua situazione sarebbe stata migliore se entrava all’ospizio conscio, piuttosto che inconscio; e così andò con loro senza ulteriore resistenza.
https://www.carlogilardi.com/it/55-perche-mentono
Come El Mazoury racconta, lo presero, uno a destra e uno a sinistra e lo portarono giù per le scale. Le ultime parole del professore possiamo ancora sentirle, El Mazoury le registrò, come le diceva, parlando per mille e più vittime di un corrotto e malvagio sistema: “Io voglio la mia libertà che mi avete sottratto.“
https://www.iene.mediaset.it/2020/news/carlo-rsa_929781.shtml
Fu così che Gilardi scomparve, e non se ne sentì più nulla finché Le Iene non scoprirono dov'era imprigionato.
I video che El Mazoury aveva fatto del professore, e i suoi scritti, dimostravano che, se c'era una persona ad Airuno che fosse razionale, quello era il professor Gilardi. Ma senza quelle registrazioni, e senza Brahim, e senza Le Iene, per Gilardi la vita era finita, era sepolto vivo. Neanche il suo avvocato, la Dr. Silvia Agazzi poteva parlargli; il giudice lo negava, e basta! Neanche amici e parenti sapevano dov’era; per il mondo libero, il Prof. Gilardi non c'era più. "Covid-19? Povero Carlo!"
E invece, Nina Palmieri de Le Iene arrivò ad Airuno, e la gente apprese chi era responsabile per la scomparsa di Carlo: l’avvocato Elena Barra. La quale disse che la nuova residenza del Professore era segreta e che bisognava tenerla segreta per proteggerlo da gente cattiva.
Ma Nina Palmieri chiese all’udienza di scrivere a: vogliamonotiziedicarlo @gmail.com. Fu così che il Professore fu rintracciato in un grande ospizio a Lecco, dove, tra gli impiegati c'erano i dieci giusti che Lot non poteva trovare a Sodoma. https://www.iene.mediaset.it/2020/news/carlo-rsa_929781.shtml
ILLEGALITÀ MEDICHE
Nell’articolo 1 della legge 13 maggio 1978, n.180, leggiamo che “gli accertamenti e i trattamenti sanitari obbligatori sono disposti con provvedimento del sindaco, nella sua qualità di autorità sanitaria locale, su proposta motivata di un medico.”
http://www.edizionieuropee.it/LAW/HTML/50/zn86_15_011.html
Come spiega la Dr. Paganini, "l'ASO che era stato predisposto dal medico curante" non fu eseguito. Ma il medico curante, il Dr. Enrico Messina, non era il medico curante del Prof. Gilardi e non aveva visitato il paziente. Nonostante ciò, firmò il mandato d'arresto e lo diede al sindaco, che firmò e lo passò alla Barra, che lo fece arrivare ai carabinieri.
Arrivato con la Dr. Barra in presenza di Gilardi il 27 ottobre, non poteva osservare alcun segno di patologia nel Professore, il quale rispose razionalmente al pretestuoso invito della Barra di venir con loro “da un cardiologo." La sua risposta fu, “Io in casa di riposo non ci vado.” Ma era peggio, volevano portarlo nella sezione psichiatrica degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi a Lecco.
https://www.iene.mediaset.it/2020/news/carlo-rsa_929781.shtml
Il Dott. Enrico Messina non vide alcun motivo sul quale basare una proposta di chiudere il professore al manicomio. La sua proposta di ricovero, già firmata dal sindaco, e già presentata ai carabinieri, era immotivata quando fu scritta e ancor più immotivata quando il Dr. Messina vide un tentativo di rapimento sotto il pretesto di visita al cardiologo. Certo il Dr. Messina non diede al suo non-paziente l'opportunità di scegliere medico e luogo di cura, come richiesto dall'Articolo 1 della Legge 13 maggio 1978, n. 180. Nè vi furono "iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la partecipazione da parte di chi vi è obbligato."
Vi sarà "degenza ospedaliera solo se esistano alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici, se gli stessi non vengano accettati dall'infermo e se non vi siano le condizioni e le circostanze che consentano di adottare tempestive ed idonee misure sanitarie extra ospedaliere."
È un reato, per un medico, presentare una proposta immotivata per un ASO? Il dottor Messina, lo firmerebbe un ASO per un giornalista che faceva domande imbarazzanti? Questo è quello che può succedere a giornalisti indipendenti in Cina. Cos'è peggio, chiedere un ASO per
a. un vecchio che presenta una denuncia contro un avvocato amministratore di sostegno o
b. un giovane giornalista che fa troppe domande?
Visto che la Costituzione non prevede differenti livelli di cittadinanza, se a. è legale, b. deve pure essere legale.
Con l'arresto del Prof. Gilardi, la Repubblica Italiana ha abbandonato la normalità, per entrare in uno stadio in cui cittadini spiacenti al sindaco possono divenir desaparecidos. Il fatto che il Prof. Gilardi non fu buttato a mare dall'elicottero come si faceva in Argentina non cambia il fatto che intendevano farlo scomparire per nullificare il suo esposto alla Procura.
VIOLATA LA LEGGE CHE PERMETTE LA COMUNICAZIONE AL DETENUTO
Nel testo della Legge 13 maggio 1978, n. 180 "Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori" leggiamo che “Nel corso del trattamento sanitario obbligatorio chi vi è sottoposto ha diritto di comunicare con chi ritenga opportuno.”
L’avvocato Barra offrì il suo aiuto, dicendo “io mi faccio carico di portare al Signor Gilardi i saluti, la preoccupazione, gli scritti, e il contatto…”
https://www.recnews.it/2020/11/18/tutrice-carlo-gilardi-elena-barra-brahim-rsa-airuno-lecco-le-iene/
L’offerta era molto gentile, ma non dava al Gilardi “il diritto di comunicare con chi ritenga opportuno.” Gilardi tuttora, a due mesi dal suo arresto, non ha il diritto di mandare o ricevere posta o di fare telefonate.
FALSIFICAZIONE DI ATTO PUBBLICO
Secondo la testimonianza di coraggiosi impiegati dell’Airoldi e Muzzi, sembra che vi siano state alterazioni illegali dei documenti medici creati per Gilardi. Spdc sta per Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, quello che una volta si chiamava manicomio. L’avvocato Barra nega che vi sia stato un TSO, Trattamento Sanitario Obbligatorio.
“È sparita la parola TSO, ora c’è scritto solo ricovero sociale breve in reparto psichiatrico… So per certo che è entrato come ricovero definitivo, fino a fine vita. Ricovero definitivo e paziente contrario, pure questo nero su bianco. https://www.iene.mediaset.it/video/carlo-rsa-cartella-clinica-cambiata_946661.shtml
La cartella clinica del Prof. Gilardi fu modificata due volte: da «Tso in Spdc deciso da amministratrice» a «ricovero sociale breve in Spdc», fino a «ricovero in Spdc» al fine di agevolare l’esecuzione di screening per Sars-CoV-2».
Questo suggerisce che all'Airoldi e Muzzi sono preoccupati, e i loro avvocati cercano di coprire le tracce di illegalità commesse.
ACCUSE DI PREGIUDIZIO ANTI-MUSULMANO
Forse non sarà illegale strumentalizzare pregiudizi religiosi, ma c’è una chiara relazione tra la trasmissione di Le Iene sul caso Giraldi, e le accuse contro i sette musulmani. Nel 2018, l’avvocato Lanfranconi aveva accusato, per circonvenzione di incapace nella persona di Carlo Gilardi, Brahim El Mazoury, che era stato ospite di Giraldi da bambino. Nel febbraio 2020, la Lanfranconi assunse lo stesso El Mazoury come assistente familiare per Gilardi.
Il 17 novembre va in onda la trasmissione de Le Iene.
Il 18 novembre, l’avvocato Barra rivela che la Procura indaga sette persone per circonvenzione di incapace. La Barra è citata dicendo che nell’elenco degli indagati figura anche Brahim. La Barra spiega: “Sono tenuta al segreto professionale e c’è un’indagine della Procura… È un caso estremamente delicato… Il professor Carluccio sta bene.”
I fautori del Gilardi osservano che il Gilardi aiutava tutti. Ecco dei commenti di Airunesi:
“Ne ha aiutato tanti, tutto Airuno.”
“Un benefattore della gente:”
“Chi aveva bisogno sapeva era il punto di riferimento.”
“Chi ha avuto problemi di divorzio, sfratti…”.
“Venivano tutti da lui, e li ospitava nella sua grande casa.”
“Sono venuta qui che avevo quindici anni… domestica…Il signor Gilardi ha deciso di dare a noi questa casa.”
https://www.iene.mediaset.it/2020/news/carlo-rsa_929781.shtml
Il 30 novembre l’investigazione si concluse, e il Pubblico Ministero Figoni rivelò il rinvio a giudizio di sette imputati tunisini e marocchini.
Tante persone ad Airuno hanno ricevuto aiuto finanziario da Gilardi, che l'enfasi sui musulmani ha portato molti a sospettare che il giudice Paganini, il 18 novembre, chiese al collega Figoni, di farle il favore di avviare "un'indagine" su Brahim, e che lui ci aggiunse i nomi di ogni ospite musulmano in casa Gilardi.
Naturalmente, la sciocca accusa contro i Sette Musulmani fu montata non per ottenere condanne ma per usarla come chaff, pula, quello che gli aerei militari gettano per confondere il radar di un missile nemico. Nel nostro caso si vuol attirare l'attenzione della stampa e della gente al “processo” ai Sette Musulmani, mentre Carlo muore dimenticato. La funzione preparata per i Sette è quella di proteggere giudice e avvocati.
Chiaramente l'obbiettivo era di convincere tutti i media locali e le persone stupide / prevenute che credono in quello che leggono, di accettare l'idea che l’internamento di Gilardi fosse necessario per proteggerlo dai Sette.
OSCURI INTERESSI LOCALI?
Durante una recente visita di Gilardi all’avvocato Lanfranconi, lei aveva suggerito l’esistenza di un gruppo di persone influenti che desideravano che il Gilardi sparisse da circolazione. L'avvocato veva detto: “C’è stato qualcuno che ha ritenuto che lei dovesse andare in una casa di riposo. C'è gente che la vorrebbe chiusa in un ricovero."
Al principio sembrava che i legali stessero celando solo le loro malefatte, ma le parole della Lanfranconi chiarirono che qui c’erano al lavoro interessi locali, di persone prominenti in paese, che volevano il Gilardi fuori dai piedi.
Ogni anziano che abbia una casa deve temere un tale eventualità, che potrebbe essere conveniente a qualche parente. Per esempio, se si teme che un anziano abbia scoperto delle malefatte e pensi di cambiare il testamento, basta usare il metodo Airuno e ricoverarlo al manicomio : “Gli eran venute certe idee in testa, e che amici aveva attorno!…bisognava davvero proteggerlo.”
REAZIONI UFFICIALI
Il consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecco esprime “la più sincera solidarietà e vicinanza” all’avvocato Barra, contro “la riprovevole e sommaria deriva di odio, divampata in innumerevoli post sui social Network in relazione ai citati servizi de Le Iene nei confronti della collega e più in generale, del ruolo dell’Avvocatura e dell’amministrazione della Giustizia”.
L’Associazione Nazionale Magistrati del Tribunale di Lecco dichiara: “Il Giudice Tutelare e l’Amministratore di Sostegno, che si stanno occupando della procedura di cui è beneficiario il prof. Carlo Gilardi, sono stati sottoposti ad un ingiusto linciaggio mediatico…la ricostruzione della vicenda diffusa da una nota trasmissione televisiva… non ha alcuna rispondenza con la reale situazione…negli anni sono state assunte innumerevoli iniziative per sottrarlo alle situazioni di rischio e di sfruttamento a cui era esposto…questa campagna mediatica ha scatenato decine e decine di commenti gravemente calunniosi, ingiuriosi e minacciosi nei confronti degli organi della procedura sui social media.